Che cosa è un lascito

È il gesto che ci permette di fare le nostre scelte fino in fondo, decidendo come disporre dei propri beni.
Tecnicamente, un lascito è l’atto unilaterale con cui chiunque di noi (purché maggiorenne) può indicare liberamente come utilizzare propri beni o diritti, a partire dal momento in cui avrà cessato di vivere.
Ciò che è disposto nel testamento diventa efficace solo dopo il decesso del testatore: fio ad allora è sempre modificabile o revocabile.
È un atto personale, frutto di una scelta individuale, che può essere predisposto in qualsiasi momento della propria vita.

Come fare un lascito

Le forme ordinarie di lascito sono il testamento olografo e il testamento per atto di notaio. Quest’ultimo può essere pubblico o segreto.

Il testamento olografo è la forma più semplice: deve essere scritto per intero di pugno del testatore, senza ausili meccanici, e deve contenere la data della compilazione e la sottoscrizione del testatore alla fie delle disposizioni. È il modo più pratico ed economico, perché non richiede la presenza di testimoni né l’intervento di un notaio.

Il testamento pubblico è quello con cui il notaio riproduce in forma pubblica la volontà a lui dichiarata dal testatore, in presenza di due testimoni.
Il testamento segreto può essere scritto dal testatore o da un terzo, deve essere naturalmente sottoscritto a mano dal testatore e viene consegnato al notaio che redige sulla busta il verbale di ricevimento.

I diritti dei legittimari La legge stabilisce che ad alcune persone spetti di diritto una parte dei beni del testatore: si tratta dei “legittimari”, cioè i fili, il coniuge o il soggetto unito civilmente, i genitori. La loro quota non può essere lesa, pena l’impugnabilità del testamento. Nel testamento, in questo caso, si può disporre solo in parte del proprio patrimonio.